È quello più a monte della città, occupa lo spazio fra la sommità del Tempio e l’antica Rocca di Castel San Pietro; probabilmente fu' il primo luogo ad essere occupato dagli antichi abitanti di preneste allor quando, lasciata la parte bassa della città esposta alle continue scorrerie dei barbari, si rifugiarono nella parte più alta e fortificata di questa subito a ridosso dell’antico Tempio pagano del quale solo più tardi ne occuparono le aree sacre.Aggrappato alla roccia della montagna viene anche chiamato "lo scoglio"; aveva proprie mura e in essa è presenta la prima testimonianza cristiana nella Chiesa dedicata alla Madre di Dio, volgarmente chiamata Santa Maria del Trullo perchè ricavata nella "Tolos" del Santuario della Fortuna Primigenia e della quale restano pochi ruderi.Prende il nome della Chiesa costruita presso la porta della città e ospitava la sede della pià potente delle corporazioni cittadine, la Nobil Arte dell'Agricoltura, che a differenza delle altre, era rappresentata da due consoli invece di uno, nel consiglio maggiore della città. Possedeva una guarigione di balestrieri che risiedevano nella rocca sovrastante. A testimonianza della sua vetustà la rappresentanza civica di questo quartiere usa costumi di foggia medievale.I suoi colori sono il giallo e l'azzurro e il suo stemma è una torre in cima ad uno scoglio che sorge dal mare a ricordare la forza della fede si San Cesareo diacono di Terracina, gettato in mare da una rupe.Altri simboli sono l'ape e il lupo rampante.